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Ven, 15 Gen 2021 10am

TURNING THE WORLD SAFER

SAR

L'impiego della tecnologia SAR iniziò negli anni '70 con l'esplorazione planetaria. La missione Magellano ha restituito immagini SAR della superficie di Venere e analoghe immagini di Titano, satellite del pianeta Saturno, sono state fornite recentemente dalla missione Cassini.


Nel 1978 la NASA, l'agenzia spaziale statunitense, lanciò in orbita attorno alla Terra il satellite SEASAT con a bordo un sensore SAR per l'osservazione della superficie terrestre e a partire da quella data diverse missioni SAR si sono susseguite nel tempo e attualmente molte agenzie spaziali gestiscono programmi per l'acquisizione regolare di immagini SAR sia per scopi scientifici che per applicazioni commerciali.


Attualmente, i radar ad apertura sintetica sono una tra le migliori tecnologie per il telerilevamento remoto grazie alle elevate risoluzioni spaziali delle immagini prodotte, alla vasta copertura concessa e alla loro indipendenza dalle condizioni climatiche e illuminazione solare superando in tal i limiti di altre forme di telerilevamento quali le immagini ottiche o quelle all'infrarosso.


Tuttavia, il principale vantaggio della tecnologia SAR è la particolare forma di illuminazione coerente che può essere usata in speciali configurazioni di misura quali l'interferometria SAR (InSAR) per produrre immagini derivate da quelle SAR di partenza contenenti utili informazioni sulla morfologia della scena osservata e sui suoi spostamenti. Questa particolare caratteristica ha portato alle applicazioni commerciali sia delle immagini SAR satellitari sia di quelle acquisite con sensore SAR basato a terra.


L'applicazione attualmente più richiesta è la misura di mappe di spostamento di superfici naturali o grandi infrastrutture.


Tali sono fornite con una precisione pari a una frazione della lunghezza d'onda di funzionamento del SAR e quindi pari a una frazione di millimetro nelle applicazioni di SAR basato a terra e alcuni millimetri in quelle satellitari.


I sistemi SAR possono essere realizzati in configurazione monostatica o bistatica: i SAR monostatici trasmettono e ricevono dalla stessa posizione mentre quelli bistatici ne utilizzano due: una per la trasmissione e un’altra per la ricezione, su piattaforme differenti.


La configurazione bistatica, inoltre, si può generalizzare al caso multistatico, caso in cui si impiegano più antenne per la ricezione.


I sistemi SAR bistatici possono essere realizzati con SAR basati a terra, con SAR satellitari e usando congiuntamente SAR basati a terra e satellitari.